Eliška Bábíčková: Abbattere le Barriere nel Karting
- alicejukes
- 30 ago
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A soli 18 anni, la ceca Eliška Bábíčková sta già lasciando il segno nel mondo del karting. Ma il suo percorso non è iniziato con una passione personale per lo sport: è nato dall’entusiasmo di suo padre e da un ritorno inaspettato che ha cambiato tutto.
«Il dipendente di mio padre aveva un figlio che correva, e lo portò in pista. Mio padre se ne innamorò completamente. Fino ai 9 anni non avevo molta voce in capitolo su quello che volevo fare; dovevo solo seguire quello che diceva lui», racconta Eliška con sincerità. All’inizio non era entusiasta del karting e, quando ne ebbe la possibilità, se ne allontanò. Tuttavia, il richiamo dello sport era troppo forte per resistere e, a 13 anni, si ritrovò di nuovo in pista con una passione ritrovata.

A differenza di molti piloti che hanno idoli da emulare, Eliška vive lo sport in modo diverso. «Non ho davvero dei modelli di riferimento nelle corse. Ci sono sicuramente persone che rispetto, ma non guardo a nessuno come esempio. Non voglio una carriera nelle corse, e forse è per questo».
Nonostante ciò, Eliška si è fatta notare in pista. Di recente è arrivata terza nel prestigioso BNL Rotax Championship, guadagnandosi un posto nelle Rotax Grand Finals — uno degli eventi più importanti del karting. «È stato un grande risultato, ma altri significano di più per me», dice con umiltà. Tra le sue vittorie più care ci sono il successo agli X30 Iame Games nel 2022, dove è diventata la prima donna a conquistare quel titolo, e il trionfo nel Campionato Italiano 2023 nella categoria OK, che l’ha vista entrare nella storia come prima campionessa femminile.
Nonostante i successi, Eliška si distingue da molti nel motorsport: non sogna di farne la sua carriera. «Non voglio una carriera nelle corse», ammette, una dichiarazione che può sembrare sorprendente vista la sua lista di traguardi. Il suo percorso è guidato dall’amore e dal piacere per lo sport stesso, non dal desiderio di trasformarlo in una professione. Questa mentalità, rara tra i piloti competitivi, la rende unica. La passione di Eliška è genuina: corre non per scalare le gerarchie, ma perché ha trovato qualcosa che ama davvero fare.

Competere a livelli così alti richiede una grande forza mentale, ma per Eliška la concentrazione è naturale. «Faccio karting da così tanto tempo che mi sono abituata alla pressione. Non devo nemmeno sforzarmi per restare concentrata: succede e basta». La sua comprensione delle esigenze dello sport, sia finanziarie che fisiche, la spinge a rimanere composta, sapendo che «perdere la testa mentalmente» sarebbe irrispettoso verso tutto il duro lavoro che c’è dietro a ogni gara.
Muoversi in uno sport dominato dagli uomini porta inevitabilmente delle sfide. «Le donne in pista sono sicuramente meno rispettate dai piloti maschi», ammette, ricordando quante volte ha sentito la frase: “Ti ha battuto una ragazza”. Ma Eliška rimane impassibile, scegliendo di concentrarsi su ciò che conta davvero: i suoi obiettivi. «Potremmo piangere per il fatto di non essere rispettate o per la mancanza di rappresentanza femminile, ma non è questo lo sport. Dobbiamo lavorare sodo per i nostri sogni».

Quando si tratta di consigliare le giovani ragazze che vogliono entrare nel motorsport, Eliška non addolcisce la realtà. «È fantastico se le ragazze vogliono provarci, ma devono migliorare le loro capacità. Al momento, secondo me, non c’è una sola donna in grado di arrivare in F1».
Sottolinea la necessità che le donne si allenino il doppio rispetto agli uomini, date le differenze fisiche. Ma il suo messaggio resta chiaro: «Non guardate al motorsport con occhiali rosa pensando che sia una terra di infinite possibilità. Dovrete affrontare difficoltà e, anche se ora ci sono molti sponsor che aiutano le donne, alla fine per molte potrebbe non valerne la pena».

Anche se Eliška ha già realizzato molti dei suoi sogni in pista, non ha intenzione di perseguire una carriera a tempo pieno nelle corse. «Ho fatto alcuni test in F4, che mi hanno dato un’idea del mondo delle monoposto, ma non mi è piaciuto». I suoi obiettivi a lungo termine riguardano piuttosto l’accademia e l’imprenditoria, con il desiderio di avviare attività di successo insieme alle sue sorelle, Tereza e Petra. Fuori dal karting, si dedica ad altri sport a livello amatoriale e immagina un futuro fatto di famiglia e di progetti imprenditoriali.




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